Nei loro quasi 6000 anni di storia dal loro addomesticamento, gli alpaca sono stati amati dagli Incas decimati dai Conquistadores, allevati dal popolo peruviano e infine è stata aperta l’esportazione verso paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, l’Europa e il Giappone.
Nel 3500 A.C. le civiltà pre-colombiane stavano cominciando ad apprezzare il valore di questa elegante creatura . Questi antichi popoli cominciarono ad allevare gli alpaca e usarono la loro fibra per l’abbigliamento e la loro carne per cibo. Questi erano gli antenati degli Inca, una delle più grandi civiltà che il mondo abbia mai visto.
La leggenda narra che Manco Capac fondò l’Impero Inca nel 1200 D.C. nella città di Cuzco, dopo aver realizzato l’unificazione e la conquista di tutta la costa occidentale del Sud America.
Questa civiltà si diffuse, allevando gli alpaca come bene prezioso. La loro lana era utilizzata per le vesti dei re e dei nobili ed era usata anche per pagare i soldati dell’esercito.
La ricchezza di una persona era determinata dalla quantità e dalla qualità di alpaca che possedeva. Alcuni storici sostengono che la storia degli Inca è stata illustrata in arazzi annodati con filati in fibra di alpaca. Gli Inca furono i primi a selezionare la razza, scegliendo i migliori esemplari per colori e qualità della fibra.
E’ difficile quantificare la perdita di capi dovuta alla guerra civile Inca del 1527 e al devastente arrivodei conquistadores nel 1529. I conquistatori reputarono gli alpaca come animali inutili e li uccisero, per dare i pascoli aale loro pecore merinos. Le mandrie tanto care agli Incas, che erano state separate in base al colore, vennero distrutte per il 90%.
Alcuni Inca con il loro alpaca più pregiati riuscirono a ritirarsi in una roccaforte nel profondo della Cordigliera delle Ande. Questo posto si chiamava Vilcabamba o “Valle Sacra”. Gli alpaca furono mantenuti al sicuro in questa valle fertile per 36 anni fino al 1572, quando gli spagnoli scoprirono la fortezza e uccisero l’ultimo sovrano Inca, Tupac Amaru.
Il futuro degli alpaca era di nuovo in pericolo. Gli spagnoli non capivano il valore di queste creature maestose e cosi le sfruttarono solo per la loro carne.
Solo nella prima metà del 1800 l’alpaca conquistò il suo giusto posto come fornitore di fibra di elitè. Sir Titus Salt di Londra fu il primo imprenditore tessile ha scoprire che la fibra di alpaca fosse molto più forte e più morbida rispetto alla lana di pecora comunemente usata.
Sir Titus iniziò a fare panno fine in fibra di alpaca nelle sue filande e lo usava per fare i vestiti eleganti per le signore di classe.
La fibra di alpaca fece diventare Sir Titus uno degli uomini più ricchi in Yorkshire, in Inghilterra, in meno di 10 anni dal primo capo prodotto. L’industria dell’alpaca guadagnò popolarità e l’esportazione della fibra iniziò a diventare una fonte importante di reddito per la popolazione del Perù.
La burrascosa vita politica del Perù ha impedito un programma di selezione professionale a livello nazionale, ma dagli anni 80 sono state prodotte linee di sangue pregiate soprattutto sul colore bianco, in quanto atto alla tintura.
Fino all’inizio della seconda guerra mondiale l’alpaca è stato conosciuto ed apprezzato come fibra di qualità ma dal dopoguerra la moda si è dimenticata dell’alpaca
Il mondo ha visto i primi alpaca peruviani esportati negli anni 90 . Alcuni credono che gli alpaca peruviani siano stati mantenuti in purezza (cioè senza sangue Vicuna, Guanaco, o Lama) fra gli scontri e disordini. Altri credono che l’alpaca degli Inca fosse di gran lunga superiore ai nostri alpaca di oggi, ma non si può dire che anche gli alpaca odierni non siano forti e resistenti visto che hanno combattuto per evitare la loro estinzione.